L’IMPORTANZA DI UN GADGET

Se dico GADGET, a cosa pensi?
Scommettiamo: a qualcosa di attraente, accattivante, ma probabilmente inutile.

L’origine del nome è dibattuta. Una delle versioni più accreditate è quella che lo lega alla costruzione della Statua della Libertà. Il francese Gaget, titolare della “Gaget, Gauthier & Cie.“ che si occupò di fondere il rivestimento in bronzo della statua, ne realizzò alcune versioni in miniatura con il suo nome. I Gagets divennero ben presto un oggetto del desiderio, ed ecco forse spiegata l’origine del nome. 

Il vocabolario Treccani lo definisce così: “termine usato talvolta con intento ironico o spregiativo per indicare dispositivi meccanici elettrici o elettronici il cui acquisto non soddisfa un reale bisogno e la cui utilizzazione risulta quindi sporadica o comunque sproporzionata rispetto al prezzo; anche accessorio offerto in omaggio come richiamo pubblicitario.” Non certo una definizione lusinghiera…

Noi crediamo che sia un luogo comune da scardinare. Come?

ECCO I NOSTRI 7 CRITERI SEMISERI PER LA RIABILITAZIONE DEL GADGET

1. Rendilo utile: è davvero bene che lo sia.

2. Progettalo bello: anche la bellezza è utile, …oh se la è!

3. Chiedilo giusto, cioè nel giusto rapporto qualità/prezzo.

4. Consideralo di valore, tu per primo! D’altra parte, parla di te…

5. Pubblicitario? Giusto! E’ anche un articolo pubblicitario, basta demonizzare la pubblicità!

6. La parola “gadget” abbassa il livello? Cambiala! Articolo regalo, omaggio, goodie, freebie… chi offre di più?

7. …e l’Ispettore Gadget, dove lo mettiamo? Lui sì che era utile 😂

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